Che Instagram potesse in qualche modo essere dannoso per la salute mentale lo si intuiva da un po’, ma adesso ci sono le prove.
Si parla di Instagram ma in realtà ad essere sotto accusa sono praticamente tutti i Social di Meta, e in America è partita una vera e propria battaglia legale. Probabilmente, a seconda di come andranno le cose negli States, lo “scandalo” investirà tutti i Paesi del mondo.
Nessuno immaginava che Internet avrebbe potuto causare danni ingenti alla salute mentale delle persone, anche se qualcuno aveva intuito che vivere una quotidianità digitale, lontani dalla realtà, non era propriamente una buona idea.
Oggi, dopo tanti anni di utilizzo dei Social e delle varie App associate, si contano i danni. I giovani e i giovanissimi sono le vittime maggioritarie di qualcosa che è stato ideato per fare soldi ma che ha compromesso una sane crescita emotiva.
Instagram è sotto accusa: le sue funzioni creano dipendenza come le droghe e danneggiano la mente
Non siamo di fronte ad una mera accusa etica, bensì a prove scientifiche che hanno dimostrato i danni reali inflitti agli utenti, soprattutto ai giovani. Indipendentemente da come andrà la maxi causa che 42 Stati hanno indetto in America contro Meta, c’è davvero da riflettere.
Le funzioni di Instagram, che secondo le accuse sono state concepite volontariamente e consapevolmente, hanno reso gli utenti del Social dipendenti e hanno innescato diverse problematiche psicologiche. Anche se tempo fa gli esperti avevano assicurato che Instagram era sicuro, adesso sta venendo a galla un’altra verità.
Negli States più di 20 milioni di adolescenti usano Instagram tutti i giorni, e anche in Italia il numero è elevatissimo. Praticamente tutti gli studenti, e anche ragazzi più giovani, hanno un loro account.
- La prima funzione sotto accusa è quella degli algoritmi, che determinano quali contenuti gli utenti vedono nei loro feed, studiata per tenerli espressamente agganciati. Si tratta di qualcosa di simile a una slot machine, per cui gli utenti sono condizionati a tornare e a scorrere all’infinito nella speranza di ricevere la loro dose di dopamina quando si imbattono in contenuti che danno loro piacere.
- I “Like” sono l’altra funzione colpevole di aver indotto gli utenti a subire danni alla salute mentale. Il conteggio dei “mi piace” induce le persone a confrontarsi continuamente, innescando meccanismi psicologici pericolosi. Secondo un rapporto dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie pubblicato a febbraio, circa il 16% degli studenti delle scuole superiori statunitensi nel corso di un anno ha subito cyberbullismo, anche tramite Instagram e Facebook.
- La terza funzione è quella delle notifiche. Anche se si possono disattivare, Meta ha fatto in modo che le persone controllassero quotidianamente il loro profilo, alimentando la dipendenza. Alcuni soggetti sono più vulnerabili di altri e non riescono a smettere di guardare se ci sono novità.
- Lo stesso discorso vale per le storie di Instagram, che come sappiamo durano solamente 24 ore. Questo incoraggia continuamente gli utenti a guardare se ci sono nuove storie o quali e quante reazioni abbiano suscitato quelle pubblicate.
- Infine, ma non da ultimo, ci sono anche i filtri fotografici. Poter cambiare la propria immagine perché magari ritenuta imperfetta alimenta il malsano rapporto con se stessi, e secondo le accuse questa funzione avrebbe contribuito ad aumentare i disturbi alimentari, soprattutto tra gli adolescenti.
