Che cosa succede nel caso di bollette non pagate? Tutte le conseguenze da conoscere di questa circostanza non rara.
Può capitare, anche in totale buona fede, di dimenticare una bolletta in fondo in fondo al cassetto e lasciare trascorrere molto tempo prima di ritrovarla. quasi per caso. Ma a volte le bollette non arrivano proprio per una mancanza del fornitore e il cliente non paga, non essendo arrivata a casa. È possibile in casi simili che il fornitore pretenda il pagamento dopo mesi, anzi addirittura dopo anni dalla scadenza.
Diciamo immediatamente a scanso di equivoci che non pagare una fattura relativa alla fornitura di un’utenza può avere delle conseguenze, con delle procedure di tipo legale che tutelano l’azienda che fornisce il servizio, dalla messa in mora, con il pagamento di interessi aggiuntivi al distacco dell’utenza in casi gravi. Ma la prescrizione per le bollette quando arriva?
La prescrizione per le bollette non saldate, i dettagli da tenere a mente
Quella accennata poc’anzi è la prassi che non esclude la possibilità del distacco, ma è sempre così? Esiste infatti per legge un termine entro il quale il fornitore può pretendere il pagamento delle bollette non saldate, oltre il quale le sue pretese non hanno effetto. Si tratta della prescrizione.
Questa è un vero e proprio istituto giuridico ed indica l’estinzione di un diritto non esercitato da un soggetto, proprio come nel caso del fornitore che non fa valere il suo diritto al pagamento nei tempi indicati dalla norma. Questo argomento è regolato dal Codice civile e quindi una materia con precise indicazioni di legge.
Nel corso del tempo i termini di prescrizione per le bollette si sono ridotti, passando progressivamente da 5 a 2 anni, per quanto riguarda gas, energia elettrica ed acqua dalla data di emissione. Ma occorre fare delle precisazioni. Per l’energia elettrica l’Arera (Autorità per la regolazione energia reti ambiente) ha fissato che le bollette emesse dal 1° marzo 2018 hanno termine di prescrizione in 2 anni, mentre per le bollette precedenti resta fissata in 5 anni.
Per il gas l’Arera ha previsto la prescrizione in 2 anni riguardo le bollette successive al 1° gennaio 2019, per le precedenti la prescrizione resta a 5 anni. Infine per l’acqua, la prescrizione in 2 anni è fissata a partire dal 1° gennaio 2020, mentre è di 5 per le antecedenti. Quindi le bollette arrivate successivamente alla data di prescrizione non possono essere pretese dal fornitore.
Se il fornitore richiede il pagamento di una bolletta prescritta è il cliente a dover contestare la richiesta e farlo in tempi rapidi, inviando una raccomandata A/R o una PEC con i motivi del reclamo, i dati personali e dell’utenza con copia della fattura prescritta. Per finire la prescrizione di 2 anni è valida anche per le bollette telefoniche dal 1° gennaio 2020.