Soldi in prestito da parenti e amici, attenzione agli accertamenti fiscali: bisogna rispettare queste regole

Tra amici o parenti è normale scambiarsi del denaro per aiutarsi a vicenda ma non bisogna dimenticare che il Fisco osserva tutto.

Si potrebbe pensare, infatti, che un accordo verbale tra due conoscenti non sia soggetto alle stesse regole di un contratto scritto, come quello ad esempio di una banca che concede un finanziamento. In realtà esistono delle regole e dunque prima di dare o ricevere dei soldi in prestito è bene sapere cosa dice la Legge.

Regole su prestiti a familiari e amici
Il prestito tra familiari o amici è normato come quelli in banca – (Recensionionline.it)

Innanzitutto perché nel momento in cui il denaro viene passato da un soggetto all’altro è come se si stesse appunto perfezionando un contratto. E dunque, tra le altre cose, è sempre meglio fare un accordo tra privati, in modo da non avere problemi e che entrambe le parti siano tutelate.

Come funzionano le regole in caso di prestito tra amici o familiari

Le motivazioni per cui si attua uno scambio di denaro tra amici o parenti possono essere varie. Il prestito può avere due valenze, ovvero come donazione oppure come somma da restituire.

Scambio di denaro senza contratto regole da seguire
Nel momento in cui il denaro viene consegnato si è comunque stipulato un contratto – (Recensionionline.it)

Se una somma di denaro viene erogata come donazione non è necessario restituirla, ma attenzione: chi la riceve – se non c’è un contratto scritto – deve poter dimostrare che si è trattato appunto di una donazione, poiché il donatore potrebbe chiedere i soldi indietro.

Se invece è in essere un prestito le due parti devono sapere che, anche in assenza di contratto scritto, chi restituisce i soldi deve farlo con gli interessi maturati nel tempo. Se dunque non vi è un documento che quantifica la percentuale di interessi verranno applicati quelli vigenti al momentoE se il prestito non viene restituito, chi ha erogato i soldi può anche chiedere la cosiddetta “mora”. Gli interessi moratori, però, sono esigibili solamente in caso di contratto scritto. 

Sempre per quanto riguarda la restituzione, se non sono stati fisati dei tempi in una scrittura privata il debitore dovrà provvedere a rendere il denaro non appena il donatore lo chiede. Passando all’ammontare delle somme erogate/ricevute, le persone che intendono procedere devono sapere che fino a 5 mila euro lo scambio di denaro può essere effettuato in contanti. Al di sopra di questa cifra si dovrà fare un bonifico, e si dovrà prestare attenzione anche alla causale.

Quando le somme oltrepassano un certo limite, ovvero sono piuttosto congrue, è possibile che seguano accertamenti fiscali, ecco perché nei bonifici bisogna sempre mettere come causale che si tratta di un prestito tra amici o parenti.

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